SIAMO FORSE IN DITTATURA ?

 DRAGHI CONTRO TUTTI




Per le prima volta oltre a postare un articolo mi permetto di entrare più nel merito della questione facendo alcune considerazioni personali su quello che c'è scritto nel ritaglio di giornale pubblicato qui sopra. Io personalmente ho sempre avuto la sensazione che in realtà non stiamo combattendo contro la politica Italiana, o almeno solo con una parte di essa, la sensazione e che più che altro stiamo combattendo contro un solo uomo, il sig. Draghi, che in questi giorni si sta facendo portatore degli interessi dell'Europa, fregandosene completamente di quelli che sono gli iter che solitamente portano all'approvazione di qualunque provvedimento che riguardi il nostro paese. Questo concetto risulta ancora più palese in quella che è la nostra situazione, vedasi decisione consiglio di stato e vari tentativi alla chetichella, di far approvare l'emendamento sulla riforma del settore, che avrebbe definitivamente messo la pietra tombale sulla nostra categoria. Dopo lo stop imposto dalla politica, che ha impedito l'approvazione dell'emendamento, almeno in quella forma, ci si è un attimo rasserenati anche in considerazione del fatto che con i correttivi sembravamo aver stabilito alcuni punti fissi che riguardavano la tutela dei vecchi concessionari. Dopo qualche giorno di riflessione invece io ho maturato l'idea  che dietro ci fosse un disegno ben architettato per portarci un passo alla volta verso la direzione scelta dal sig. Draghi. L'articolo qui sopra viene a confermare proprio quelle che erano le mie sensazioni e cioè che il prossimo passo sia proprio quello di togliere le tutele previste per i sottoscritti e che tanto sono indigeste all'Europa, e che si proceda a passi spediti verso la realizzazione di tutto il progetto messo in piedi dal sig. Draghi, da qui nasce il titolo di questo post, SIAMO FORSE IN DITTATURA?

MI FAREBBE PIACERE CHE ANCHE VOI CONDIVIDESTE IL VOSTRO PIENSIERO COMMENTANDO L'ARTICOLO

Commenti

  1. Giacomo che dire. Avevo già avuto modo di leggere l'articolo che tu riporti e purtroppo ha dato un ulteriore apporto al senso di sconforto che oramai mi pervade da mesi. Quello che mi deprime maggiormente leggendo certi articoli è il senso di impotenza di fronte a certe prove di forza. È una lotta impari ad appannaggio della sola politica la cui classe è incentrata solo a far quadrato attorno ad un premier non eletto dal popolo e messo lì per fare il lavoro sporco, fregandosene delle conseguenze dato che non ha nessuna posizione da difendere e che a fine mandato tornerà a fare altro lontano dal mondo politico. Per quanto attiene invece i politici di turno, sono occupati solo a cercare di arrivare a fine legislatura per accaparrarsi il diritto all'indennizzo pensionistico, sapendo che la stragrande maggioranza di loro a fine mandato non verrà rieletta.
    Battiato tanti anni fa cantava "Povera Patria", mettendo in musica una denuncia atta a placare lo sconforto dei cittadini causato, dal particolare momento storico che attraversava l'Italia al periodo in cui è stata scritta la canzone. Oggi a distanza di anni è davvero desolante notare come il tema di queste seppure stupende canzoni, sia purtroppo per noi sempre d'attualità. Grandi storici ci insegnano che la storia è fatta a cicli che periodicamente si ripetono..... purtroppo questo principio non può essere applicato alla nostra "Itaglietta" che paragone rei più a un disco rotto, inceppato sul passaggio più brutto della canzone più brutta dell'album. Come ultimo inciso al mio commento, ti esorterei a correggere il titolo e togliere la parola "Forse", che ritengo, senza paura di essere smentito, che sia del tutto superflua.

    RispondiElimina

Posta un commento