Estate, manca il personale negli stabilimenti



La stagione è alle porte ma le difficoltà nel trovare lavoratori sono più del previsto. Montagnoli: "Mancano anche i giovani"




Difficoltà nel reperimento di forza lavoro e impedimenti nella lungimiranza degli investimenti a causa del blocco delle proroghe di concessioni demaniali, fermo al 2023. Queste le difficoltà che mettono a rischio il presente ed il futuro degli imprenditori del settore balneare del Fermano. A parlarne il responsabile regionale del sindacato balneari Confcommercio e titolare dello chalet Windsurf di Porto San Giorgio, Romano Montagnoli con Maria Teresa Scriboni responsabile d’Ufficio Confcommercio Fermo.

"Il reperimento della forza lavoro – dice Montagnoli – è entrato in un trend negativo più di tre anni fa, per acuirsi anno dopo anno. Il problema colpisce diversamente le strutture stagionali da quelle che lavorano tutto l’anno. Le prime, che offrono lavoro estivo, riescono meglio a sanare le difficoltà con studenti e persone che hanno voglia di lavorare, anche se a volte non adeguatamente formate professionalmente, seppur le richieste siano sempre meno rispetto agli anni precedenti. Difficoltà amplificate, sono invece chiamati ad affrontare i titolari di strutture aperte tutto l’anno. Potremmo collegare la carenza di richiesta lavoro all’incisività del reddito di cittadinanza, ma certe categorie di lavoratori come gli studenti, non vi rientrano. Eppure mancano".


Ad aumentare le criticità del settore, si aggiunge il blocco delle concessioni demaniali, la cui proroga è finita in un groviglio istituzionale, che negli anni ha accorciato l’arco temporale passato dal termine fissato al 2033 al 2023.

"Le direttive del Governo – dice Scriboni – comportano l’impedimento di investimenti e del potenziamento delle strutture, verso cui i gestori e titolari sono fortemente scoraggiati da incertezza e precarietà. Un fatto, questo, che non mette a rischio solo le economie private, ma l’intera economia turistico ricettiva del territorio. Questo aspetto, unitamente alla carenza di personale che quest’anno è più sentita di quello passato, genera caos, incertezza e impossibilità di fare previsioni". "Il freno agli investimenti – aggiunge Montagnoli – è un problema fondamentale per il futuro di questo settore. Siamo fermi a una sentenza del Consiglio di Stato, datata novembre 2021, che accorcia le proroghe delle concessioni al 2023. Come sindacato riteniamo questa sentenza illecita al punto di aver presentato ricorso. A breve si dovrebbe discutere di una legge delega sulla base della quale il Governo potrà legiferare e a quel punto potremo conoscere la direzione verso cui muoverci. La speranza è che torni il buon senso perché queste condizioni generano sbandamento e crisi che si ripercuotono sul territorio". E la stagione è praticamente alle porte.

Commenti