Se è vero che il governo studierà entro febbraio le gare con meccanismi premiali a favore della storicità degli stabilimenti balneari, i concessionari devono farsi trovare pronti, mettendo in sicurezza le proprie attività sul piano giuridico e amministrativo
(a cura di Gianluca Bocchino, partner di Tonucci & Partners, Diritto demanio marittimo)
La riforma delle concessioni balneari, uno dei temi caldi contenuti nell'agenda dell'attuale governo, sembra finalmente giunta alle sue battute conclusive. Già entro il prossimo febbraio, infatti, dovranno essere emanati i decreti attuativi dando così corso alle procedure di gara volute dall'Unione europea. Intanto, dopo il ddl Concorrenza approvato dal governo Draghi lo scorso agosto, la scadenza delle concessioni è fissata al 31 dicembre del 2023.
Insomma, sembra che a fine anno sarà abolito definitivamente il meccanismo dei rinnovi taciti di concessione in voga negli ultimi quindici anni, durante i quali si è preferita la via delle proroghe (l’ultima a firma del Conte 1) a quella decisionista.
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