Fissato per lunedì un incontro con l’assessore Nicolardi: "Speriamo che non sia già tutto deciso"
Irifiuti spaventano i bagnini. "L’aumento della Tari che ci è stato presentato ci preoccupa" premette il presidente della Cooperativa Bagnini, Diego Casadei. La Coop ha chiesto e ottenuto un incontro con l’assessore al Bilancio Alessandro Nicolardi per la giornata di lunedì. "Ci auguriamo ci siano i termini per ridiscutere quanto ci è stato detto" dice il presidente riferendosi all’aumento del costo del servizio di smaltimento dei rifiuti del 7% nel 2023. Come questo aumento si tradurrà nelle bollette dei riccionesi, famiglie o imprese che siano, è ancora da vedere. Proprio per questo Casadei chiede all’amministrazione di aprire un tavolo per ridiscutere il balzo delle tariffe. Ad essersi mossi pubblicamente sono stati anche Confcommercio e Federalberghi.
"Ovviamente un aumento di questo tipo non ci può trovare d’accordo – riprende il presidente –. Gli stabilimenti balneari già oggi pagano cifre considerevoli perché la tassa usa come riferimento i metri quadrati, e in spiaggia le superfici sono ampie. Le somme da pagare variano a seconda delle dimensioni dei bagni, ma posso dire che in media la cifra che si paga per uno stabilimento varia tra i 6mila e i 7mila euro". Un aumento secco del 7% rientrerebbe tra i 400 e i 500 euro. Per la Coop sarebbe una doppia beffa. "Come stabilimenti produciamo ben poco rifiuto rispetto ad altre attività, ma essendo la tassa parametrata sui metri quadrati, finiamo per pagare molto. Da anni attendiamo la tariffa puntuale, quella che ci permetterebbe di pagare per quanto produciamo, ma questa continua a non arrivare mentre in compenso si parla di aumenti".
FONTE IL RESTO DEL CARLINO
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