Concessioni balneari: un commento


 Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, da Lorenzo Imbasciati.

Ho letto con interesse e favore il recente studio dell’Istituto Bruno Leoni sul tema. Il favore nasceva dalla speranza espressa dal titolo “una possibile via di uscita dall’attuale incertezza politica”.

La speranza però si è trasformata in delusione quando ho letto i modi con cui gli operatori possono evitare di essere esclusi dalle gare.

Gli operatori possono unire le forze e partecipare sottoforma di raggruppamenti temporanei di imprese (dette RTI o ATI), come appunto proposto dall’Istituto Bruno Leoni da anni. In tal modo, potrebbe essere più facile formulare un’offerta competitiva e, soprattutto in ottica pro-concorrenziale, favorire la partecipazione di soggetti che, singolarmente, non ne avrebbero la possibilità. Oltre alle associazioni temporanee, gli operatori potrebbero pensare anche a forme più stabili nel tempo, come i consorzi con attività interna o esterna, i contratti di rete oppure dare vita a una fusione tra piccole società per crearne una più robusta.

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