Milleproroghe, il governo fa melina sui balneari, rinvio di altri di 5 mesi. Salta il superbonus 110% per le villette
Tra le priorità del governo Meloni ci sono, come noto, gli stabilimenti balneari. E l’attenzione a questo settore viene ribadita con la nuova proroga al recepimento delle norme europee che chiedono maggiore concorrenza. La misura è contenuta nell’emendamento al decreto milleproroghe messo a punto dai relatori Alberto Balboni (FdI) e Dario Damiani (FI) mentre il provvedimento viene discusso al Senato. In sostanza vengono allungati di 5 mesi i tempi per l’esercizio della delega prevista dal ddl concorrenza sulla mappatura delle concessioni. Nel frattempo è stabilito il divieto di procedere a bandi in attesa dei decreti attuativi sul riordino della disciplina in materia, che vanno emanati comunque entro febbraio. Sta di fatto che, tra una cosa e l’altra, anche per la stagione balneare 2023 i titolari di stabilimenti balneari possono stare tranquilli.
Tra le altre misure utile segnalare la proroga di un anno, fino al 31 dicembre 2024, dell’invio della ricetta elettronica. E’ quanto prevede un emendamento al decreto milleproroghe di M5s e approvato dalle commissioni Bilancio e Affari Costituzionali del Senato. “La commissione – spiega la firmataria, Mariolina Castellone – ha inoltre messo agli atti la richiesta che la misura diventi strutturale”. I tavolini all’aperto di bar e ristoranti (Dehors), potranno rimanere nella “modalità Covid” fino al prossimo 31 dicembre. Bocciata la proroga al 30 giugno, proposta da FdI, del superbonus al 110% per le villette.
Il decreto Milleproroghe poteva essere un’occasione, vista la situazione del paese, per risolvere alcune emergenze. Il Pd, tra le altre cose, voleva interventi sul lavoro fragile e su opzione donna. La proroga utile all’Italia sarebbe stata quella che riguarda le accise sui carburanti. Governo e maggioranza hanno detto di no e in più oggi, con un giochino che sa di truffa, prorogano, con un emendamento, i termini per le risposte che dobbiamo all’Europa per le concessioni balneari, con l’unico risultato certo di mettere l’Italia a rischio di ulteriori infrazioni. Senza peraltro affrontare davvero la questione. Davvero un bel capolavoro”. Così il capogruppo Pd in commissione Bilancio, Daniele Manca.
In tema di previdenza non passa la proroga su base volontaria della pensione per i medici a 72 anni. La proposta di modifica contenuta in un emendamento della Lega al milleproroghe, non è stata, infatti, prevista nella riformulazione del governo poi approvata nella commissioni Affari Costituzionali e Bilancio e non è rientrata in sub-emendamenti nemmeno per specifiche categorie. Una proposta di modifica che sarà sottoposta al voto delle commissioni prevede che saranno possibili fino al 2026 gli accordi per effettuare dei pre-pensionamenti con il pagamento della pensione da parte del datore di lavoro nei casi in cui il raggiungimento dei requisiti minimi sia nell’arco di 7 anni dalla cessazione del rapporto di lavoro. Infine le regioni nelle quali sono state indette elezioni avranno più tempo per decidere se aumentare o meno l’addizionale Irpef, portandola dallo 0,50 fino all’1 per cento. Il termine per la decisione, attualmente fissato al 31 dicembre viene differito al 31 marzo di quest’anno, solo per le aliquote applicabili per l’anno di imposta 2023.
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