Spiagge sempre nel caos: "Sbagliato non decidere"


Le associazioni di categoria dei balneari si dicono "deluse" per lo stallo. Sono scaduti senza decisioni i due mesi avuti dall’Ue sulle concessioni.

Siamo delusi dalla non decisione. Ci aspettavamo che il Governo si presentasse all’Unione europea con una proposta che mettesse in sicurezza le aziende. Ora si prospettano altri mesi di incertezza, con il settore congelato, mentre i Comuni navigano a vista, sono in confusione, con proroghe che ciascuno fa per conto suo non avendo riferimenti di una legge quadro nazionale, chi predisponendo bandi, chi no". Il presidente di Confartigianato Imprese Demaniali, Mauro Vanni, ’boccia’ il nuovo slittamento sulle concessioni demaniali marittime.


Ieri la riunione del consiglio dei ministri del Governo Meloni, che nell’ultimo giorno utile per rispondere alla lettera di due mesi fa della Commissione europea con richiesta formale di conformarsi al diritto Ue sulle concessioni, di fatto tira diritto. Ovvero, in attesa del varo di una legge di riordino, chiederà più tempo all’Europa per completare la mappatura degli spazi demaniali - presentata in ottobre dal tavolo tecnico governativo, dalla quale risulta che solo un terzo delle aree demaniali disponibli è occupato dalle concessioni. Quindi, non essendoci scarsità di risorsa naturale disponibili, non si applicherebbe la direttiva Bolkestein su divieto di rinnovo automatico e obbligo delle procedure di gare. Esito sul quale la Commissione Ue aveva già avanzato riserve, perché la ricognizione "non tiene conto delle situazioni specifiche a livello regionale e comunale". Sulla necessità di procedere lo stesso presidente Mattarella, a inizio anno, ha fatto sentire la sua voce.

Fonte il Resto del Carlino

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